Remapping Lago 🌎

🗓️ 31-1 Agosto 2021

📍 Realizzazione di fotografie espanse di Lago su Google Street View

Il contesto in cui il laboratorio si è svolto è quello di Lago (Cs), un piccolo paese nell’entroterra calabrese, nel quale si manifestano in modo evidente le conseguenze di un consolidato fenomeno di spopolamento, largamente condivise sul territorio nazionale e in particolare del sud Italia. Ma Lago, come tanti altri paesi, è fatto anche di racconti, conflitti, ricordi, piccoli tesori da scoprire parlando con le persone. La domanda che ci siamo posti è: come si può rappresentare questo paese preservandone la vitalità, restituendone un’immagine soggettiva, complessa ma anche collettiva e accessibile a tutti?

L’idea di creare un archivio vivente parte da qui. Il termine “archivio” non si riferisce tanto alla catalogazione rigorosa di alcuni momenti del passato di Lago, ma all’idea di creare assieme alla comunità locale materiali originali, riletture del paese, riflessioni e curiosità, e restituirle non solo alla comunità, ma globalmente. L’obiettivo del laboratorio è quindi sia quello di raccontare il paese come luogo vissuto e da vivere, sia di ripensare i modi e le finalità d’uso delle tecnologie quotidianamente a nostra disposizione.

{ Come è andata }

Per due giorni, i partecipanti divisi in gruppi si sono cimentati in una rilettura del paese fatta di condivisione di storie e fotografie, interviste, conversazioni e appunti. Un pensiero vivo che è stato oggetto di discussione collettiva e che ha portato alla realizzazione di otto fotografie espanse del paese pubblicamente accessibili su Google Maps. L’intera esperienza è stata pensata in modo non restrittivo - a parte il format dell'output finale, per avvicinare al pensiero progettuale un pubblico non familiare con il lessico e con le metodologie del design. I partecipanti sono stati protagonisti dell’intero processo in maniera collettiva, dalla localizzazione dei luoghi alla direzione artistica, e si è cercato di limitare il ruolo del designer a figura d’ascolto reattiva al gruppo e in grado di suggerire un pensiero progettuale adatto ad ogni ogni fase del laboratorio:

F.1

Brainstorming e suddivisione in gruppi

Ciascuno aveva a disposizione un toolkit diviso in due parti: [collection, making]. La prima contenente domande utili a stimolare la ricerca, ispirate alla deriva psicogeografica, e la seconda contenente una serie di piccoli esercizi per familiarizzare col processo creativo

Il workshop è iniziato con una fase di brainstorming in cui i partecipanti hanno condiviso pensieri su Lago, e questo ha aiutato a individuare i potenziali luoghi di interesse all'interno della paese. Una volta localizzati i punti di interesse, sono stati formati i gruppi di ricerca, e ciascun partecipante è stato dotato di un toolkit analogico di esplorazione.

F.2

Esplorazione

Exploration Phase
Durante la fase esplorativa ogni gruppo ha raccolto informazioni di vario tipo, e scattato foto sferiche del sito osservato

La fase esplorativa è stata forse quella che più ha entusiasmato i partecipanti, che si sono lanciati in una spedizione collettiva dentro e fuori i confini della paese - nonostante le temperature insostenibili di quei giorni. I partecipanti sono stati lasciati liberi di decidere se andare soli o in gruppo, ma la scelta del gruppo è stata incoraggiata per arricchire l'esperienza e rafforzare l'aspetto collaborativo del laboratorio.

Sia in termini di approccio che di strumenti utilizzati, i gruppi hanno gestito la ricerca in modo molto diverso fra loro, alcuni procedendo con un approccio giornalistico (interviste, fotografie), altri con un approccio poetico (memoria), altri orale (conversazione e racconto), e tematico (individuazione di un pattern da osservare). Fra i metodi di osservazione / annotazione utilizzati ci sono stati disegno, fotografia, scrittura, prelievo di materiali dal luogo.

F.3

Co-progettazione del racconto visivo

Exploration Phase
Le composizioni generate sono state concepite dai partecipanti sulla base dei risultati ottenuti nella fase precedente

Una volta tornati nel LAB, tutti i materiali e le riflessioni fatte nella fase 2 sono state condivise pubblicamente fra i partecipanti, e un gruppo dopo l'altro si è passati alla fase di composizione delle fotografie sferiche espanse. In questa ultima parte del processo, i designer si sono occupati di coordinare i gruppi, supervisionare le scelte progettuali e facilitare la conclusione del laboratorio sotto l'aspetto dell'uso dei software (in questo caso, Photoshop). Dal workshop sono emerse conversazioni, ricordi e intenzioni che hanno portato le individualità ad esprimersi all'interno di un dialogo collettivo, portando infine alla realizzazione e al caricamento delle fotografie espanse su Google. Infine, i risultati sono stati condivisi pubblicamente durante la serata di chiusura del festival.

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